lunedì 21 novembre 2011

La strada è irta di ostacoli

Dalle sue narici esce fumo
come da caldaia infuocata e bollente.
Il suo fiato incendia carboni
e dalla bocca gli escono fiamme
                         Giobbe 41, 12-13

Dei e dee si dica che vivano nell'Olimpo e che a loro nulla sia vietato.
A noi mortali invece capitano le disgrazie più assurde, per esempio io mi sono appena bevuto un ottimo punto di entrata in rete, ottimo non perchè sia gratis ma perchè anonimo.
Così adesso sono dovuto tornare a pagare la consueta minimazzetta, un chesecake, ma quel che più urta è che sto in mezzo alla strada, non sarebbe un male se fossimo in estate anzi, ma il punto è che non posso proteggere adeguatamente lo schermo, qualcuno potrebbe leggere il mio nick e poi ricordarlo quando ci sarà il colpo di scena.
Gli addetti al locale ormai mi conoscono, questo è stato il primo punto di ingresso anonimo che ho trovato, e non pare che gli interessi molto, penso che forse mi considerino un giornalista visto che mi vedono battare così freneticamente.
E questo è un bene.
Ma quando inizierò la spammata come potrò proseguire?
Mi dovrò affidare solo all'effetto valanga o tornare e ritornare sulle piattaforme che ho trovato?
I punti di entrata che ho trovato finora, veramente ma veramente sicuri, sono solo tre, e forse ce ne sarebbe un quarto e anche un quinto, però io sarei sicuro solo con almeno 8 o 9, potrei spammare 2-3 volte al giorno fregandomene del diabete e del decreto Pisanu fino a che la massa critica raggiunta non mi darà la sicurezza di cui ho biosogno.
Ma ormai ci siamo, mancano veramente poche ore, adesso pago questo ottimo cheescake e torno a ricontrollare il magnifico punto di ingresso che avevo trovato.
E adesso si che ci vorebbe una preghiera a dei e dee

Nulla è ancora deciso

Il suo starnuto irradia luce,
i suoi occhi sono come le palpebre dell'aurora.
Dalla sua bocca erompono vampate,
sprizzano scintille di fuoco
                             Giobbe 41, 10-11


Via dalla pazza folla, dalla calca vociante, dagli ingorghi maleodoranti di benzina.
Un altro luogo comune questo, uno dei tanti.
Chi crede che la maggioranza degli individui voglia per davvero vivere in un luogo amico dei propri timpani si sbaglia di grosso.
Se non altro per la più ovvia delle constatazioni, che cioè pochi anni fa la percentuale di umanità che viveva in città ha superato quella che risiedeva nei piccoli borghi, ormai siamo a 51-49 a favore del caos continuo.
E secondo me andremo sempre più a salire.
Ma poi perchè uno vorrebbe per davvero vivere in luoghi abitati da lucertole e da esseri umani simili a lucertole, che escono fuori dal nido solo quando fa caldo e solo per mangiare ed evacuare?
Io sono dell'idea che le leggi e le usanze che l'essere umano si da siano sostanzialmente condivise, se c'è questa corsa alla metropoli è perchè così vuole la maggioranza, non si era trasferita prima solo perchè non ne aveva la possibilità ma non appena ha potuto subito si è fiondata dove c'è la vera vita.
Che connessione c'è tra queste mie riflessioni e il blog monouso che ho aperto per anticipare un capitolo di un libro sui complotti che sto scrivendo?
Non lo neanche io a dire la verità, forse, dopo che avrò mandato in rete la Piccola Rivelazione, non più Grande come in un post precedente, diventerò famoso e ricco al punto da potermi permettere un attico in stile scaioliano?
E se invece decidessi di buttare via questo portatile e non rivelare la mia identità dopo che la Picola Rivelazione sarà su tutte le prime pagine dei giornali?
So solo che più mi avvicino al D-Day e più divento confuso, pauroso non direi, non lo sono mai stato, ma quando saprete capirete anche voi il peso e la responsabilità che mi toccherà di affrontare.
Alla prossima.