mercoledì 23 novembre 2011

Truffa Auditel. Mediaset ruba 300 milioni di euro di pubblicità?




[Ciò che state per leggere è un capitolo di un libro che sto scrivendo]


L’opinione pubblica internazionale non è a conoscenza di un singolare evento avvenuto durante le elezioni politiche svoltesi in Italia il 12 e 13 Aprile del 2006.
Durante quelle elezioni tutti i movimenti politici italiani si erano divisi equalmente in due coalizioni di cui una era guidata da Silvio Berlusconi e l’altra da Romano Prodi.
I sondaggi pre elettorali assegnavano alla coalizione guidata da Prodi un vantaggio di 4 punti percentuali e così sembrò quando il giorno delle elezioni ai sondaggi si aggiunsero gli exit-poll e le proiezioni effettuate sulle schede scrutinate.
Questi tre strumenti statistici erano concordi a dare a Romano Prodi un 52% di consenso elettorale contro un 48% che avrebbe invece preso Berlusconi.
Ma incredibilmente quando partì lo spoglio delle schede il vantaggio di Prodi andò riducendosi sempre di più fino a che non si ebbe un risultato beffardo e oltremodo straordinario, la coalizione guidata da Berlusconi rimontò tutto lo svantaggio e fu quasi sul punto di vincere, senonchè si fermò ad appena 24mila voti dalla soglia che avrebbe fatto scattare il premio di maggioranza in suo favore.
E’ questo l’evento singolare che si ebbe in quel giorno, la totale sconfitta di tutti i meccanismi statistici di tipo predittivo, cosa mai avvenuta prima in nessuna elezione che si ricordi.
Questo “singolare evento”, a seconda del lato da cui lo si vuole analizzare, potrebbe essere una riconferma della incapacità dell’essere umano di poter controllare il mondo, oppure una semplice curiosità, o qualcosa che prima o poi doveva accadere perchè tutte le tecnologie sono difettose e la scienza statistica non dovrebbe eludere questa regola.
Nessuna di queste considerazioni giustificano l’inserimento di quell’episodio in un libro che parla di complotti se qualche mese dopo un giornalista italiano, Enrico Deaglio, non avesse pubblicato un DVD dal titolo “Uccidete la democrazia” in cui illustrò una tesi alquanto bizzarra.
Durante quelle elezioni si sarebbe verificato una specie di “golpe telematico” e l’indizio più probante era da ricercarsi nella scomparsa delle schede bianche e nulle.
Cosa era accaduto esattamente?
Durante tutte le elezioni che si sono svolte in Italia si verificava un fenomeno costante, una quota di elettori si recava al seggio e per un motivo o per l’altro inserivano nell’urna una scheda priva della preferenza oppure con qualche incongruenza che portava il presidente di seggio ad annullare quella scheda.
I motivi potevano essere i più vari, alcuni inserivano schede bianche per protesta aggiungendo anche frasi ingiuriose, altri forse erano indecisi, altri ancora magari non sapevano come votare e neanche è da escludere che gli elettori daltonici  o con problemi di vista non sapessero distinguere il simbolo del partito da votare e che nell’incertezza decidessero di astenersi.
Ma c’era qualcosa che non cambiava mai elezione dopo elezione, la percentuale di schede bianche e nulle era sempre costante, nell’ordine del 4-5% dei voti espressi.
Ebbene durante le elezioni del “singolare evento” questa quota di schede bianche e nulle crollò all’1%.
Questa fu l’incongruenza che portò Deaglio a formulare l’ipotesi che durante la trasmissione dei dati elettorali un semplice software potesse aver cambiato i dati attribuendo la quota mancante di schede nulle direttamente al partito di Berlusconi, Forza Italia, che passò dal 18% che i sondaggi gli attribuivano al 23%, guarda caso proprio la percentuale che mancava ai sondaggi, agli exit-poll e alle proiezioni.
Dopo la pubblicazione di quel DVD ci fu per qualche settimana in Italia un dibattito acceso, nel classico stile delle teorie del complotto, ma non portò a nulla di rilevante.
Tutta la faccenda fu dismessa quasi come una curiosità e si disse che non era possibile verificarla perchè si sarebbero dovute ricontare tutte le schede e la particolare legge elettorale italiana non lo ammetteva.
Solo un atto di imperio da parte del Parlamento o del Governo avrebbe potuto dare seguito alle teorie complottiste di un giornalista che dirigeva una testata dalla diffusione relativamente scarsa.
Dopo un pò il dibattito su questo “singolare evento” si spense, nessuno ci tornò più sopra.
Non può non balzare agli occhi che se la tesi di Deaglio avesse un qualche barlume di verità entrerebbe a pieno titolo in un testo che parla di complotti.
Ma come poterla provare? E soprattutto come poter smontare la tesi principale della difesa? E cioè perchè non sono andati fino in fondo? Dopo aver fatto tutto quello sforzo cosa li ha bloccati?
Ebbene qui si porterà avanti una tesi diametralmente opposta che non considera il principale argomento della difesa, anzi lo ignora e procede oltre.
E la tesi è la seguente: se per davvero le elezioni del 2006 furono truccate i meccanismi, ovverosia il “singolare evento”, di quel tentato golpe telematico, non furono creati per quella specifica occasione ma molto probabilmente essi furono ispirati e copiati da un altro “singolare evento”.
E quale sarebbe questo primo “singolare evento” che ha preceduto quello del 2006?
Chi scrive pensa di averlo individuato e forse più che di un “singolare evento” si dovrebbe parlare di una “stranezza” e questa “stranezza” si verifica nel sistema di raccolta degli ascolti televisivi che in Italia è amministrato da una società chiamata Auditel.
Occorre a questo punto fare una breve parentesi ed illustrare come funziona il sistema di rilevamento degli ascolti televisivi, che fu inventato in USA negli anni 50.
Quando la televisione iniziò a prendere sempre più piede sorse il problema di sapere quante persone avevano visto un certo programma in modo da poter prezzare adeguatamente gli spot che venivano inseriti nelle trasmissioni.
Un’azienda di nome Nielsen applicò gli strumenti della statistica che Gallupp aveva iniziato a sviluppare 30 anni prima e che erano usati per determinare in anticipo i risultati elettorali.
Fu perciò dato a un gruppo selezionato di famiglie americane un televisore adeguatamente modificato che registrava minuto per minuto quali programmi la famiglia vedeva.
Assumendo che quello fosse un campione rappresentativo del pubblico americano si poteva presumere che se il 20% di essi aveva assistito a una puntata di “Bonanza” allora anche il 20% dell’intero pubblico televisivo aveva fatto lo stesso.
Grazie a questo dato le TV commerciali americane potevano prezzare gli spot degli inserzionisti pubblicitari e chiedere 10 o 100 a seconda di quanti americani avessero visto quel tal programma.
In Europa invece inizialmente la TV fu sviluppata dal settore pubblico e si ricorse alla imposizione di un canone, o tassa televisiva, che gravava sul possesso dell’apparecchio.
Ma a partire dagli anni 70-80 anche in Europa prese piede la Tv commerciale che si finanziò con gli stessi strumenti che si usavano negli USA, la pubblicità, e che dovette ricorrere ad agenzie di raccolta dati che usavano gli stessi mezzi statistici delle corrispondenti aziende americane.
In Italia questo compito fu affidato a una ditta chiamata Auditel.
Nel frattempo, sempre negli USA, negli anni 70 nacque la TV via cavo, o pay-tv, che a differenza della TV pubblica e della TV commerciale offriva un’ampia gamma di canali televisi in cambio di un abbonamento mensile.
Quando la pay-tv iniziò a prendere sempre più piede si assistette a un fenomeno che non meravigliò molti.
La famiglia che sottoscriveva un abbonamento alla pay-tv iniziava a trascurare sempre di più i programmi delle emittenti classiche, o cosiddette generaliste, fino a che essi non rappresentavano che la minoranza del tempo che la famiglia passava a guardare la TV.
In particolare nel Regno Unito la pay-tv di Murdoch divenne quasi il principale referente televisivo del pubblico.
Anche in Italia nel 2003 ci fu l’ingresso massiccio della pay-tv di Murdoch, il cui nome è SKY, che arrivò in breve tempo a raggiungere quasi 5 milioni di abbonati.
Fatto questo brevissimo riassunto della storia dell’industria televisiva torniamo all’argomento principale, cioè al “singolare evento”, alla “stranezza” che collega il sistema di raccolta dei dati televisi al presunto golpe telematico che si sarebbe verificato in Italia nel 2006.
E lo faremo mettendo ora una lista di film americani che furono tramessi nel 2007 da Rete4, una delle tre reti televisive possedute da Berlusconi, con il relativo incasso al Box Office americano, la data in cui quel film fu trasmesso da Rete4 e soprattutto con lo share e l’audience dichiarati dall’Auditel.
Prima di analizzare la lista dei film occorre un’altra piccola premessa per chiarire la differenza tra share e audience.
Lo share rappresenta una percentuale del totale del pubblico televisivo mentre l’audience il numero assoluto degli spettatori.
Così se alla mezzanotte ci sono 3 milioni di spettatori in tutto davanti alla TV e un programma fa il 30% di share esso è visto da 900mila persone, ma se alle 21 ve ne sono 9 milioni e un programma fa il 20% di share esso sarà visto da 1,8 milioni.
E’ ovvio che lo spot trasmesso nel programma visto da 1,8 milioni costerà il doppio di quello inserito nel programma di mezzanotte anche se questo ha avuto il 30% di share contro il 20% di quell’altro.
Fatta questa premessa ecco di seguito la lista dei film dalla quale sarà evidenziata una “stranezza”.


Titolo                                       Share                     Audience                  Box Office

1)Don't say a word (25/5)      12,54%                   2.342.000                 54.997.000
   

2)A rischio della vita(26/6)      12,07%                    2.371.000                 20.350.000

3)Malice(4/6)                         11,37%                    2.442.000                 46.405.000

4)Giochi di potere(30/6)         11,16%                    1.597.000                 83.351.000  

5)Caccia mortale(8/6)            11,04%                    2.314.000                  4.225.000

6)Tango&Cash(19/6)            10,96%                    2.292.000                 64.408.000

7)Ultima Missione(28/5)        10,87%                    2.808.000                    N.D.   (*)
 
8)Jane Eyre(6/6)                   10,58%                    2.498.000                  5.200.000

9)Il solitario di Rio Grande(2/7)  10,24%                2.100.000                     N.D.  (*)

10)Arma Letale2(11/5)         9,79%                      2.214.000             147.253.000

11)Danko(12/5)                   9,39%                     2.076.000                34.994.000

12)Cliffhanger(10/5)            9,05%                      2.131.000               84.049.000

13)L'onore degli uomini(29/5)   8,63%                      2.045.000               48.818.000

14)Revenge(21/6)              8,56%                     1.647.000               15.645.000

15)Arma Letale3(4/5)          8,02%                     1.921.000             144.731.000

16)Basic istinct(12/5)           7,74%                     1.509.000             111.727.000

[Dati sul Box Office presi dal sito Box Office Mojo]

Qual'è la "stranezza" che si evince da questa lista? Eccola: come mai i film che hanno incassato più di 100 milioni di dollari sono tutti al fondo della classifica?
Ci si faccia caso attentamente, sembra una costante, non un accidente, i film campioni di incassi sono costantemente battuti, nessuno di essi conquista il podio, nessuno di essi è tra i primi 5, il primo arriva solo al 10° posto.
In questa lista sono stati messi solo film americani perchè così è possibile confrontarli meglio anche coi risultati delle altre TV europee.
In questa ipotesi noi assumiamo che il consumo culturale degli italiani non differisca molto da quello degli altri europei quando trovano sul mercato prodotti che non parlano della loro realtà nazionale.
Ebbene negli altri paesi europei molti di quei film, titoli come “Jane Eyre” o “Tango&Cash”, o non sono trasmessi o quando lo sono in genere performano meno negli ascolti televisi dei titoli che invece hanno avuto un buon incasso al cinema.
E a questo punto dovremmo anche aggiungere che fatta eccezione per alcuni titoli come “Il mio grosso grasso matrimonio greco” che parlano di uno specifico tratto culturale americano in genere ciò che ha successo negli USA poi ha anche successo in Europa.
Americani ed europei possono differire a volte anche sensibilmente per lo sport, il teatro, la letteratura, ma non per la pizza e il cinema.
E’ possibile fare tutte le ricerche sui database che sono disponibili in rete, quando in Francia o in Germania viene distribuito nei cinema “Basic Istinct” esso incassa più di “Don’t say a word”, succede cioè la stessa cosa che si verifica negli USA.
E quando questo avviene c’è una regola molto ben definita che tutti quelli che lavorano nell’industria culturale sanno, un film che incassa poco nei cinema avrà anche una bassa audience.
Addirittura è l’incasso nei cinema che spesso determina il prezzo di acquisto di un film perchè si sa in anticipo che quel film avrà successo anche in TV.
Ma con una eccezione, quando il film di basso incasso è trasmesso in Italia da Rete4.
In quel caso e solo in quel caso esso invece batte costantamente i film campioni di incasso.
Eccola la “stranezza”, la regola invertita, il motore che non gira, il  corpo che non risponde, per fare una analogia è come se il successo del sushi che si è avuto in Europa in Italia fosse passato come l’acqua sulla roccia, anzi è come se gli italiani andassero pazzi per la cucina della Mongolia Interna.
E per esperienza personale vi posso assicurare che non é cosi‘ anche a Roma e a Milano si possono trovare gli stessi sushi-bar che ci sono a Londra e a Parigi.
Quando quei film sono stati distribuiti nei cinema gli italiani si sono comportati come tutti gli altri europei, hanno premiato “Arma Letale” al botteghino facendogli incassare più di “Giochi di Potere” e “Malice”, però quando quegli stessi film sono stati trasmessi da Rete4 si sono buttati a vederli in notevole numero preferendoli a “Basic Istinct”.
Si potrebbero aggiungere anche altri particolari, analizziamo per esempio i due film della lista che sono stati segnati con asterichi, e cioè “Il solitario di Rio Grande” e “Ultima Missione” al nono e al settimo posto.
Il primo è un film del 71 con John Wayne, uno degli attori più famosi di sempre ma che era morto da quasi 30 anni quando il suo film fu trasmesso da Rete4, e che pertanto era da considerarsi virtualmente sconosciuto per una grossa parte del pubblico televisivo italiano, approssimativamente tutti quelli che erano nati a partire dal 1980.
Negli stessi USA i film di John Wayne sono trasmessi solo dai canali “Classic Movies” perchè non hanno più pubblico sulle TV generaliste.
Ma secondo i dati Auditel il 10% del pubblico televisivo di quella sera si sintonizzò su Rete4 e si vide quel film per intero.
Ancora più singolare è quello che accade per l’altro film asteriscato, “Ultima Missione”, il cui titolo originale è “The Belly of the Beast” e che ha come attore principale Steven Seagal.
Secondo il sito IMDB il film ha trovato una unica distribuzione in Spagna dove ha incassato la misera cifra di 70mila $, non risulta che sia mai stato distribuito in Italia quindi quella doveva essere una prima assoluta per il pubblico italiano.
E anche qui troviamo sempre la stessa “stranezza”, quell’”evento singolare” attorno a cui ruota questa analisi, quando quel film sconosciuto al pubblico italiano viene trasmesso da Rete4 esso ha più spettatori di “Arma Letale” e “Basic Istinct”.
E la “stranezza” aumenta se si vanno a vedere i voti e i commenti che il film riceve su Film Scoop, un sito di cinema in lingua italiana.
Il film riceve una media di 2,89 voti di apprezzamento su una scala di 10 ma quello che colpisce sono i commenti che si possono leggere e che vengono qui riportati


Clint Eastwood scrive : Il solito. Abbiamo ancora Seagal che deve vendicarsi, cambia solo il movente. Dopo venti pellicole sempre allo stesso punto. Ma alla fine dei conti è un lavoro come tutti gli altri e Nico non sembra essere dispiaciuto. Stessa faccia, stessa mimica limitata a 2-3 mosse che lo hanno fatto diventare una star negli anni '90 e stessi indumenti (perché no?), forse per scaramanzia. Non mancano, come al solito, dialoghi ben sviluppati e scene cult come quando salta da un vagone e becca al volo subito tre cinesi, poi divertendosi, sul carrello in marcia, un intero esercito.

Baskettaro00 scrive: Tra i film di S.Seagal che ho visto non è tra i migliori. Oramai il più che 50enne non è adatto per recitare in simili film. Deve abusare quasi continuamente di una controfigura, e la sua recitazione va via via calando.
Parlando del film incomincerei col dire che è sempre la solita solfa cino/americana.
Si risolve tutto con scazzottate e sparatorie e più non posso, ed in alcune scene si sfiora la soglia del ridicolo(da sbellicarsi quella in cui il nostro adorato divide in due una freccia mentre stava per colpirlo con un colpo di spada.)
Anche se mi piacciono questo genere di film, il prodotto in questione lo sconsiglio a tutti coloro che ne vedono in continuazione.

Bulldog scrive: Il punto più basso toccato nella carriera ,già penosa di per se, di S.Seagal. Non è davvero possibile produrre un film simile. Rimasi allibito.

LordSynclair scrive: un film inutile e assurdo incredibile anche aver speso cinquantamilaeuro per finanziarlo

Soulbringer scrive: Va benissimo per ridere...ridere di gusto sui personaggi idioti, sulle scene da baraccone e sulle spacconate esageratissime di questo filmetto! Steven mio caro basta ca***e..

Nettuno85 scrive: Povero Steven, come si è ridotto! Ormai ultra cinquantenne, in sovrappeso e con una recitazione che con il tempo invece di migliorare sembra peggiorare sforna un film che lo copre di ridicolo.
Ormai il vecchio Steven è ridotto ad usare una controfigura anche per correre e addirittura durante i combattimenti che, fino a qualche anno fa, erano il suo cavallo di battaglia!!!!
Meglio ricordarlo com'era in Nico o in Trappola in alto mare, questi suoi ultimi film bisogna considerarli come incidenti di percorso di un testardo ex duro che tenta di imitare l'immortale e bionico (nonchè alieno) Chuck Norris!
Ritirati fin che sei in tempo!

Mikland83 scrive: Veramente ridicolo, Steven dovrebbe veramente lasciar perdere, ormai fa solo pena.Film veramente penoso e l'interpretazione del protagonista ancora peggio.
Lasciamo perdere

Arnold scrive: Film davvero ridicolo

John J Mike scrive: Una vera delusione, mi aspettavo di trovare il solito cazzutissimo Seagal e invece mi ritrovo un ciccione che fatica persino a tenere gli occhi aperti, più simile a Jim Belushi che a un esperto di arti marziali; film scontato, banale e surreale, che ruota attorno alla (in questo caso patetica) figura di Seagal. Peccato

E questi sono tutti i commenti presenti su quel sito.
Ricapitolando il film di Seagal non ha avuto una distribuzione nei cinema italiani perché lo stesso distributore non ha ritenuto il film degno di essere stampato, in rete c’è un sito dove riceve voti bassissimi e dove non è possibile trovare uno spettatore italiano che ne parli bene ma quando esso il 28 maggio del 2007 è stato trasmesso da Rete4 ben il 10,8% del pubblico televisivo, pari a quasi 3 milioni di persone, ha perso due ore della propria vita a guardarlo.
Essi avrebbero potuto fare tante altre cose, tra cui anche navigare in rete o leggersi un libro o una rivista, ma hanno preferito guardarsi un film che poi su Film Scoop hanno votato come brutto, e soprattutto lo hanno preferito ad altri film come “Basic Istinct” che invece avevano premiato al cinema e che conoscevano abbastanza bene.
Nel dettaglio secondo l’Auditel il film di Seagal è stato visto da ben 1.3 milioni di italiani in più che non quello con Sharon Stone.
Ma allora quale potrebbe essere stato lo share reale di quei film? Ipotizzando che i film che hanno incassato più di 100 milioni abbiano avuto lo share dichiarato da Auditel immaginiamo di togliere a quelli che stanno sotto la soglia dei 100 milioni di incasso 7 punti.
Otteniamo questa nuova lista

Titolo                               Share                   Audience                  Box Office

1)Arma Letale2(11/5)      9,79%                  2.214.000               147.253.000

2)Arma Letale3(4/5)       8,02%                  1.921.000               144.731.000

3)Basic istinct(12/5)        7,74%                  1.509.000               111.727.000

4)Don't say a word(25/5)   5,54%                 1.033.000                54.997.000

5)A rischio della vita(26/5)  5,07%                 995.000               20.350.000

6)Malice(14/5)                  4,37%                     993.000                46.405.000

7)Giochi di potere(30/6)    4,16%                      595.000               83.351.000

8)Caccia mortale(8/6)        4,04%                     846.000                   4.225.000

9)Tango&Cash(19/6)        3,96%                     828.000                64.408.000

10)Ultima Missione(28/5)    3,87%                     999.000                      N.D.

11)Jane Eyre(6/6)               3,58%                      845.000                5.200.000

12)Il solitario di Rio Grande(2/7)   3,24%                 664.000                     N.D.

13)Danko(12/6)                  2,39%                      528.000                34.994.000

14)Cliffhanger(10/5)            2,05%                      482.000                84.049.000

15)L'onore degli uomini(29/5)  1,63%                      386.000                48.818.000

16)Revenge(21/6)             1,56%                       300.000               15.645.000

Che cosa curiosa! Adesso i film campioni di incassi stanno tutti ai primi posti, il film della Stone non è più al 16° posto, ma riesce a battere diversi film, ne batte abbastanza da collocarsi al terzo posto, si torna alla situazione che si era avuta al botteghino, a quello che accade nelle tv degli altri paesi europei.
Se questa ipotesi ha un qualche fondamento di verità è evidente che le TV di Berlusconi, con la complicità dell’Auditel, stanno commettendo un grave abuso.
Nel dettaglio ogni punto di share nel mercato pubblicitario italiano vale 50 milioni di euro, se per davvero l’ipotesi dei 7 punti rubati fosse corretta il furto è nell’ordine di 300 milioni di euro.
E perchè sono proprio 7 i punti rubati? Non potrebbero essere 5 o 9?
No, perchè se fosssero 9 alcuni film finirebbero per avere uno share negativo e se fossero solo 5 alcuni film di bassa qualità finirebbero per avere uno share comparabile coi film cosidetti blockbuster e noi ipotizziamo che ci debba essere una distanza tra i film loffi e quelli brillanti.
Ma i punti rubati non potrebbero 6 o 8?
E questo potrebbe anche essere per un motivo molto semplice, noi non sappiamo i dettagli e assumiamo quel valore come probabile come anche approssimiamo il furto complessivo a 300 milioni invece che a 350 perchè dall’analisi che abbiamo fatto non sempre il furto di share si verifica, nella lista dei sedici film abbiamo ipotizzato che questo non sia avvenuto sempre ma solo per 13 volte.
Ma allora dove sono andati a finire questi 7 punti rubati? Perchè è ovvio che debbono appartenere a qualcun altro visto che comunque il totale deve fare 100.
La risposta più probabile è che essi appartengano a SKY, alla pay-tv che ha conquistato 5 milioni di abbonati.
Perchè qui interviene l’altra “stranezza” di tutta la vicenda.
Come si è detto all’inizio quando una famiglia sottoscriveva un abbonamento alla pay-tv, sia negli USA che in Europa tendeva a diminuire le ore di visione della TV generalista, dappertutto tranne che in Italia.
Per esempio in Spagna quando la penetrazione della pay-tv aveva raggiunto le percentuali italiane lo share era doppio di quello dichiarato da Auditel, e anche nel Regno Unito era avvenuto lo stesso.
Secondo i dati Auditel si dovrebbe ipotizzare che una famiglia italiana che spende in media 40 euro al mese per l’abbonamento non monetizza il suo investimento, non esplora le centinaia di canali che SKY gli mette a disposizione, continua lo stesso a vedere la TV generalista fregandosene dei soldi che spende per SKY.
E’ una famiglia molto generosa nei confronti delle TV del premier, l’unica spiegazione a questa “stranezza” è che essendo Berlusconi anche capo di un partito politico essi vogliono continuare a supportarlo anche facendogli vincere la sfida dello share.
Cioè quei quasi tre milioni di italiani che hanno speso due ore a guardarsi “Ultima Missione” erano tutti suoi elettori e hanno fatto lo sforzo di sorbirsi un film orribile per patriottismo.
O invece non si dovrebbe ipotizzare qualcosa di diverso? Che cioè i dati Auditel siano truccati?
E se si quale potrebbe essere il vero share delle tre aziende che operano sul mercato televisivo italiano?
Qui di seguito si ipotizza lo share medio reale che ci doveva essere nel 2007, l’anno seguente alle elezioni oggetto di questo studio

Dati Auditel “ufficiali”                                           Dati Auditel “corretti”
                        
RAI 40%                                                                 RAI 40%
Mediaset 38%                                                       Mediaset 31%
SKY 8%                                                                  SKY 15%
Altri 14%                                                                Altri 14%

Anche se questa è solo l’ipotesi su come doveva essere lo share effettivo del campione Auditel nel 2007 è chiaro che probabilmente questo sistema era in vigore da molto prima, forse già dall’anno in cui SKY sbarcò in Italia, cioè il 2003.
Già da allora è probabile che le reti di Berlusconi abbiano iniziato a perdere ascolti in favore di SKY, anche se magari il presunto furto di share era forse nell’ordine di 3 o 4 punti.
Una volta dimostrato che questa “stranezza” esiste per davvero, che il comportamento degli spettatori televisivi italiani è “eccentrico” rispetto a quello degli altri paesi europei come si rapporta tutto ciò con la scomparsa delle schede bianche e nulle?
A questo punto penso sia ovvio alla maggior parte dei lettori, si rapporta constatando che i due sistemi sono concettualmente molto simili.
Se per davvero in fase di trasmissione dei dati elettorali la percentuale delle schede bianche è stata trasferita a Forza Italia è come se avessero applicato lo stesso medesimo sistema che userebbero per truccare i dati televisivi.
Se nei computer del Viminale c’era un software che diceva di assegnare il risultato delle schede bianche al partito di Berlusconi allora dovrebbe esserci anche un software analogo che nei computer Auditel assegna i 7 punti che spetterebbero a SKY a Mediaset.
La tesi di questo studio è la seguente, per provare che le elezioni del 2006 erano regolari occorre provare che anche i dati Auditel sono corretti, se cioè gli italiani preferiscono per davvero la cucina della Mongolia Interna al sushi.
Perchè chi ha messo in atto questo sistema di alterazione dei dati elettorali non lo avrebbe creato dal nulla e solo per quella occasione, ma costantemente ne userebbe uno analogo per assegnare alle TV di Berlusconi i 7 punti di share che invece sarebbero di SKY.
A questo punto potremmo anche ipotizzare come sia fatto il software che altera i dati.
Ogni volta che in prima serata un programma che passa su Rete4 scende sotto il 5% di share è probabile che ci sia una linea di codice che gli riassegna 7 punti.
L’istruzione condizionale sarebbe di questo tipo

IF Rete4<5 THEN Rete4=Rete4+7

Ammesso che questa ipotesi abbia un fondamento di verità si potrebbe addirittura anche ipotizzare il nome della persona che avrebbe ideato questo sistema, e cioè colui che era presidente Auditel nel 2006 e che risponde al nome di Giulio Malgara.
Questo tizio è quello che ha scoperto che gli italiani hanno una passione sfrenata per la pentola mongola.
Basterebbe andare a chiedere a lui se per davvero è così, analizzare per bene il software dei computer in dotazione all’Auditel e solo dopo potremmo andare oltre l’obiezione della difesa “perchè non sono andati fino in fondo? Che senso ha fare tutto questo sforzo per poi perdere le elezioni in ogni caso?”
Andando a indagare su Giulio Malgara sapremo se per davvero nel 2006 in Italia si verificò il primo tentato golpe telematico della storia.

martedì 22 novembre 2011

Domani è il grande giorno!!!

Il suo cuore è duro come pietra,
duro come la macina inferiore.
Quando si alza si spaventano gli dèi
e per il terrore restano smarriti.
La spada che lo affronta non penetra,
né lancia né freccia né dardo.
                     Giobbe 41, 16-18


1/3 della popolazione mondiale vive senza elettricità e pertanto non potranno mai vivere le situazioni che io sto per vivere, l'avventura che da domani inizierà il suo corso, quella per la quale è nato questo blog monouso.
Ricapitoliamo per un momento, sono uno scrittore di libri "complottisti", per la verità è il primo che sto scrivendo ma è un dettaglio. Nel corso degli anni, studiando e ristudiando i vari complotti mi sono imbattuto in uno che riguarda l'Italia e mi sono bloccato.
L'ho chiamato la Piccola Rivelazione perchè la Grande Rivelazione sarà invece quella che leggerete nel libro che pubblicherò, se mai lo pubblicherò.
Per questo ho deciso di rilasciare in rete questa specie di complotto/truffa che ho scoperto e vedere l'effetto che fa, per dirla alla Jannacci.
Mi sono procurato un portatile e sono andato alla ricerca di reti wifi che non fossero solo gratuite ma che garantissero anche l'anonimato, ho aperto diverse web mail e ho messo a punto un piano di spammatura.
Mi sono iscritto a 34 Meetup di Beppe Grillo la cui architettura consente l'invio a diverse Mailing List oltre a visualizzare i testi nelle bacheche che loro mettono a disposizione, ho aperto un account su Newsland, una piattaforma che consente di spedire post via web su usenet, un'altra specie di bacheca telematica nata negli anni 80, e poi ho aperto il mio profilo su Facebook da dove potrò contattare gli utenti del social network uno per uno attraverso l'opzione "manda un messaggio" e così scoprirò anche se il mitico FB ha dei filtri antispam :-)
Tutto è pronto, i dettagli sono definiti e non ho altro da aggiungere, fatemi gli auguri e in culo alla balena!!!

A volte i miracoli avvengono

Nel suo collo risiede la forza
e innanzi a lui corre il terrore.
Compatta è la massa della sua carne,
ben salda su di lui e non si muove.
                        Giobbe 41, 14-15



"Mille e non più mille" era una frase attribuita al Cristo, e anch'io lo credevo finchè grazie alla stupenda invenzione che è Internet ho scoperto che invece era una frase medievale, nata dalla paura dell'Avvento della nuova era dell'anno Mille.
E quando venne l'alba della anno Mille il miracolo fu che non accadde niente.
Anch'io ieri ho vissuto un piccolo miracolo, ero preoccupato che questo magnifico hotspot da cui sto scrivendo fosse andato, forse per sempre, e invece ci sono tornato e l'ho trovato come l'avevo lasciato.
Debbo dire che me ne sono innamorato, è un vera chicca, si trova in un posto abbastanza riservato che mi dona una relativa privacy e mi consente di ricaricare le batterie del portatile senza grossi affanni.
Ovviamente ci sono degli inconvenienti perchè questo mondo è intrisecamente imperfetto ma non è il caso di parlarne adesso.
Ma c'è un'altra cosa di cui vorrei parlare, credo di avere zero frequentatori a parte un misterioso tedesco che si collega quasi ogni volta che pubblico un post e che usa Firefox come browser.
L'ho scoperto cliccando su "statistiche" e settando la preferenza "non contare le mie visite", penso si tratti di un bot, un server che scarica la mia pagina ogni volta che premo il pulsante "pubblica", e credo anche che sia un sistema di sicurezza ideato da Google per comunicare al blogger che il suo sito è visibile e che si dia fare per renderlo attraente affinchè non abbia come unico lettore un malinconico bot.
E io il metodo per rendere interessanti queste pagine in bianco e nero forse l'ho trovato :-)
Per oggi penso sia tutto, avrò bisogno ancora di un altro post, a cui sto giò pensando, e dopo sarò pronto per la Piccola Rivelazione

lunedì 21 novembre 2011

La strada è irta di ostacoli

Dalle sue narici esce fumo
come da caldaia infuocata e bollente.
Il suo fiato incendia carboni
e dalla bocca gli escono fiamme
                         Giobbe 41, 12-13

Dei e dee si dica che vivano nell'Olimpo e che a loro nulla sia vietato.
A noi mortali invece capitano le disgrazie più assurde, per esempio io mi sono appena bevuto un ottimo punto di entrata in rete, ottimo non perchè sia gratis ma perchè anonimo.
Così adesso sono dovuto tornare a pagare la consueta minimazzetta, un chesecake, ma quel che più urta è che sto in mezzo alla strada, non sarebbe un male se fossimo in estate anzi, ma il punto è che non posso proteggere adeguatamente lo schermo, qualcuno potrebbe leggere il mio nick e poi ricordarlo quando ci sarà il colpo di scena.
Gli addetti al locale ormai mi conoscono, questo è stato il primo punto di ingresso anonimo che ho trovato, e non pare che gli interessi molto, penso che forse mi considerino un giornalista visto che mi vedono battare così freneticamente.
E questo è un bene.
Ma quando inizierò la spammata come potrò proseguire?
Mi dovrò affidare solo all'effetto valanga o tornare e ritornare sulle piattaforme che ho trovato?
I punti di entrata che ho trovato finora, veramente ma veramente sicuri, sono solo tre, e forse ce ne sarebbe un quarto e anche un quinto, però io sarei sicuro solo con almeno 8 o 9, potrei spammare 2-3 volte al giorno fregandomene del diabete e del decreto Pisanu fino a che la massa critica raggiunta non mi darà la sicurezza di cui ho biosogno.
Ma ormai ci siamo, mancano veramente poche ore, adesso pago questo ottimo cheescake e torno a ricontrollare il magnifico punto di ingresso che avevo trovato.
E adesso si che ci vorebbe una preghiera a dei e dee

Nulla è ancora deciso

Il suo starnuto irradia luce,
i suoi occhi sono come le palpebre dell'aurora.
Dalla sua bocca erompono vampate,
sprizzano scintille di fuoco
                             Giobbe 41, 10-11


Via dalla pazza folla, dalla calca vociante, dagli ingorghi maleodoranti di benzina.
Un altro luogo comune questo, uno dei tanti.
Chi crede che la maggioranza degli individui voglia per davvero vivere in un luogo amico dei propri timpani si sbaglia di grosso.
Se non altro per la più ovvia delle constatazioni, che cioè pochi anni fa la percentuale di umanità che viveva in città ha superato quella che risiedeva nei piccoli borghi, ormai siamo a 51-49 a favore del caos continuo.
E secondo me andremo sempre più a salire.
Ma poi perchè uno vorrebbe per davvero vivere in luoghi abitati da lucertole e da esseri umani simili a lucertole, che escono fuori dal nido solo quando fa caldo e solo per mangiare ed evacuare?
Io sono dell'idea che le leggi e le usanze che l'essere umano si da siano sostanzialmente condivise, se c'è questa corsa alla metropoli è perchè così vuole la maggioranza, non si era trasferita prima solo perchè non ne aveva la possibilità ma non appena ha potuto subito si è fiondata dove c'è la vera vita.
Che connessione c'è tra queste mie riflessioni e il blog monouso che ho aperto per anticipare un capitolo di un libro sui complotti che sto scrivendo?
Non lo neanche io a dire la verità, forse, dopo che avrò mandato in rete la Piccola Rivelazione, non più Grande come in un post precedente, diventerò famoso e ricco al punto da potermi permettere un attico in stile scaioliano?
E se invece decidessi di buttare via questo portatile e non rivelare la mia identità dopo che la Picola Rivelazione sarà su tutte le prime pagine dei giornali?
So solo che più mi avvicino al D-Day e più divento confuso, pauroso non direi, non lo sono mai stato, ma quando saprete capirete anche voi il peso e la responsabilità che mi toccherà di affrontare.
Alla prossima.

domenica 20 novembre 2011

Gli italiani sono avari di connessioni

Il suo dorso è formato da file di squame,
saldate con tenace suggello:
l'una è così unita con l'altra
che l'aria fra di esse non passa
ciascuna aderisce a quella vicina,
sono compatte e non possono staccarsi.
                    Giobbe 41, 7-9


Amo andare in giro per la città, molto meno se mi debbo portare dietro un portatile di una dozzina di chili alla ricerca di punti di ingresso che mi consentano di entrare in rete in maniera anonima.
Se ne trovano pochi e la risposta più ovvia sta nel decreto Pisanu che impone l'identificazione di chi entra in rete, la motivazione è la lotta contro mafia e terrorismo.
E qui ci andrebbe un emoticon da risata crassa perchè io almeno aspetterei un attentato grosso che non avrebbe mai potuto essere organizzato se non si disponeva di connessioni alla rete, personalmente non ne ho notizia, idem per qualche magistrato fatto saltare in aria grazie ad ordigni esplosivi ordinati su e-bay.
Ma c'è anche la questione pedofilia, quella dei file illegali, dei virus, delle frodi e degli hacker direte voi.
E qui sono parzialmente d'accordo, però a quel punto è l'architettura complessiva di Internet che dovrebbe essere ripensata, io sarei anche d'accordo a pagare qualcosa ai proprietari delle reti, e anche pochi centesimi ai siti, un eurocent o anche meno per ogni tweet non penso sia un onere così terribile, però in cambio una parte di quella cifra dovrebbe andare a una "tassa Internet" atta a pagare una vera polizia telematica che persegua per davvero chi commette crimini telematici.
Perchè qui c'è anche l'altro aspetto singolare della vicenda, uno che conosce bene l'informatica difficilmente si fa prendere, e sarà anche interessante vedere come faranno a beccare me che un secchione di computer non lo sono mai stato, guardate un pò che fetecchia di blog che ho.
E da quel che leggo i criminali telematici si fanno spaventare molto poco dalle punizioni previste, se almeno ne prendessero in buon numero.
Torniamo sempre al punto di partenza in fondo, il mondo è intrisecamente imperfetto, un piccolo nucleo di soggetti ci costringe a sostenere costi e fatiche inutili e molti gli vanno stupidamente dietro senza capire la follia che li anima.
E fra qualche giorno vedrete se non mi darete ragione anche su questo :-D

Bisogna sapere un pò di tutto

Chi mai ha aperto il suo manto di pelle
e nella sua doppia corazza chi è penetrato?
Chi mai ha aperto i battenti della sua bocca,
attorno ai suoi denti terrificanti?
                               Giobbe 41, 5-6


Ter e Quater? O era Trivio e Quadrivio? I ricordi scolastici sfumano ma credo fosse la seconda la versione buona.
L'intero sapere medievale era contenuto in quella formuletta e mi ricordo che quando andavo a scuola c'era gente che pensava che uomini di ingegno elevato fossero in grado di sapere tutto ciò che era stato scoperto fino ad allora, sebbene io spesso leggendo la Divina Commedia abbia avuto l'impressione che Dante fosse un fanfarone che si pavoneggiava della sua presunta onniscenza.
Non credo che il nostro vate sapesse nulla di matematica ed astronomia, e a quell'epoca già si sapeva parecchio, e poco o nulla dell'arte alla quale si era iscritto, che era quella degli speziali, oggi farmacisti.
Si dice che al giorno d'oggi, se si vuole vivere una vita di eccellenza, si debba avere una infarinatura di un pò di tutto e io da parte mia penso di esserci riuscito, peccato però non aver approfondito l'informatica oltre un livello appena un pò decente.
Vedendo il mio blog sono un pò preso dallo sconforto, non capisco perchè le parole nella colonna a sinistra abbiano quel singolare effetto cascata e nei giorni scorsi ho provato ad aggiungere qualche immagine e ho miseramente fallito.
La colpa è mia e solo mia, il tempo in passato ce l'ho avuto e qualche libro me lo potevo leggere, qualche esperimento lo potevo fare, mannaggia!!!
E quando questo diventerà uno dei blog più seguiti come farò ad inserire la pubblicità e un bottone "pay pal"? Per la prima penso di poterci riuscire ma se non riesco a inserire due fetide immaginette mi posso scordare fin da adesso di chiedere un contributo a quelli che mi vorranno ringraziare per il complotto che avrò rivelato.

sabato 19 novembre 2011

Siamo in una realtà illusoria?

Chi mai lo ha assalito e ne è uscito illeso?
Nessuno sotto ogni cielo.
Non passerò sotto silenzio la forza delle sue membra,
né la sua potenza né la sua imponente struttura
                                                  Giobbe 41, 3-4

Vivo una situazione irreale, leggo i giornali, apro la tv, ovviamente solo i canali "seri", e vedo una situazione che non corrisponde in nulla a quello che si vede.
Sempre più spesso mi chiedo se non viviamo per davvero in una irrealtà del tipo di quella descritta nel film Matrix, se ciò che vediamo non è altro che una elaborazione di un supercomputer che illude gli esseri umani solo per suggerne energia.
E io, come Morfeo, mi muovo tra la gente, osservo e ascolto e so di essere tra i pochi che conoscono la Verità, quella con la V maiuscola.
Ma la missione che mi sono prefisso non è quella di Morfeo, io dovrei essere come Neo, colui che cercherà di disconnettere gli esseri umani dal computer al quale sono legati.
Spero di esserne una controparte efficace.
A domani

La società ha convenzioni relative

Ecco, davanti a lui ogni sicurezza viene meno,
al solo vederlo si resta abbattuti.
Nessuno è tanto audace da poterlo sfidare:
chi mai può resistergli?
                   Giobbe 41, 1-2

Bianchi come spettri li vidi passare davanti a me.
Molti anni fa, durante una dimostrazione. Erano poliziotti, molti giovanissimi, che forse neanche capivano che cosa ci facevano lì.
Avevano paura e si vedeva, i miei ricordi sfumati mi rimandano a una foto di 3, forse 4, poliziotti disarmati che venivano inseguiti da un gruppo più folto i cui elementi brandivano armi improprie, chi un bastone, chi una mazza di fortuna, uno, me lo ricordo come se fosse adesso, aveva quello che sembrava un palo di sostegno per un segnale stradale.
Cosa lega questo ricordo con il blog monouso che ho creato? Con il complotto che vi sto per rivelare?
Nanche io lo so bene, forse lo cito solo per allungare il brodo, forse perchè mi sono posto l'obbiettivo di riempire questo blog con qualcosa prima della Grande Rivelazione, però nei giorni scorsi ci stavo pensando spesso a quel ricordo.
Stavo pensando a cosa dovesse accadere se la mia tesi, della quale sono abbastanza sicuro, venisse provata al di là di ogni ragionevole dubbio.
Mi chiedo, assisteremo per la prima volta nella storia d'Italia che una fetta consistente della società si schiererà dalla parte del gruppo che voleva menare i poliziotti?
In questo preciso momento politico quelli che invece si comporterebbero secondo i canoni condivisi sarebbero sempre la maggioranza, alla fine i poliziotti vincerebbero perchè riceverebbero un consistente appoggio.
Ma quelli che invece giustificano sempre e comunque ogni atto illecito purchè provenga da quelli ai quali hanno affidato le loro vite pubbliche come potranno conciliare l'enorme complotto di cui verranno a conoscenza con le loro convinzioni morali?
Non potranno, questa è la risposta più ovvia.
Gli faremo notare che essi si stanno comportando secondo la legge più belluina che esiste, quella della Jungla, quella per la quale non esiste nessuna legge e regola tranne quella del più forte.
Ma siamo poi così sicuri che essi avranno la forza intellettuale per capire che sono schiavi a prescindere e che nulla li differenzia dalle forme di vita più ignobili che strisciano su questo pianeta?
Se anche uno di essi dovesse arrivare all'Illuminazione allora a questo blog potremmo attribuire anche questo merito.

venerdì 18 novembre 2011

Complottista a chi?

Crivellerai tu di dardi la sua pelle
e con la fiocina la sua testa?
Prova a mettere su di lui la tua mano:
al solo ricordo della lotta, non ci riproverai!
                                         Giobbe 40, 31-32

Claudio Messora è uno dei più famosi blogger italiani. Lo cito perchè l'altro giorno l'ho visto in una trasmissione, penso Santoro, in cui veniva definito "complottista".
E' un insulto?
Chiedo. Perchè non è i complotti non esistono, e voi ormai sapete che questo blog, mono uso come le siringhe, è nato proprio per divulgare un complotto.
Il 25 Luglio non fu un complotto? Un gruppo di individui, anche numeroso, si mise d'accordo per defenestrare Mussolini, e ci riuscì anche bene, i tedeschi che furono testimoni di quegli eventi lo definirono come il miglior complotto a cui avevano mai assistito, gli portarono via Mussolini da sotto il naso senza che quelli potessero dire nè hà nè bhà.
Le Idi di Marzo, tanto per non cambiare luogo, fu anch'esso un bel complotto riuscito.
Si mettano l'anima in pace coloro che pensano che noi complottisti si sia solo un gruppo di invasati senza speranza che farebbero meglio a coltivare hobby più interessanti.
Non ci muoviamo dalle nostre posizioni ma anzi raddoppiamo il carico.
Matti sono coloro che vedono complotti dappertutto, la psichiatra li studia e li conosce, li chiama paranoici e adesso non è che abbia tanta voglia di chiedere a wikipedia l'eitmo greco del termine, ma sappiamo che sono quelle persone lì, cioè quelli che entrano in un ristorante e pensano che tutti li stanno a guardare.
Non siamo noi quelli, noi siamo quelli che pensano che i complotti siano di due tipi, quelli scoperti e quelli che ancora non lo sono. Del primo gruppo due ne ho citati in questo post e chissà di quanti altri potrei fare il nome, del secondo...bhè del secondo i più affascinanti sono quelli che avvennero tanto tempo fa e le cui prove sono andate "forse" perdute.
Ma se per davvero la speranza è l'ultima a morire e pur sapendolo non prende nessuna precauzione non è detto che di quelli del secondo gruppo non ne sia rimasta traccia alcuna.
Allora vi lancio questo appello, se oltre al complotto che rivelerò la prossima settimana vorrete sapere anche di altri fate una porca propaganda a questo blog, spammatelo al limite della galera, stampatelo in mille copie e buttatelo dall'alto dei più alti palazzi.
Vi prometto che non ve ne pentirete

Niente è facile

Scherzerai con lui come un passero,
legandolo per le tue bambine?
Faranno affari con lui gli addetti alla pesca,
e lo spartiranno tra i rivenditori?
                          Giobbe 40, 29-30


Nome cognome e anche codice di avviamento postale hanno voluto quelli di newsland, l'altra piattaforma che ho scoperto per spammare il mio capitolo ingombrante.
E' un vero peccato che non abbia potuto usare il mio nick preferito, indovinate qual'è?, e ricorrere a tutta un altra strategia.
Ho detto "quelli" di neswland ma forse avrei dovuto dire "quello" perchè proprio non penso che un gruppo di persone possa tirare avanti un sito come quello solo per spirito di patria, non che non ci siano anarchici e mattoidi nel mondo ma quando ho fallito i primi due tentativi e ho ricevuto la prova che la mia richiesta di ammissione era stata visionata da un essere umano e non da un bot un pò mi sono spaventato.
Ma che niente niente 'sto tizio ha incrociato i dati? Che paga un abbonamento a banche dati per verificarne la correttezza? Ma se sul sito non c'è la minima pubblicità!!!
Chissà come è la verità, quando avrò lanciato la bomba molti andranno a rileggersi questo post e quindi sapremo, sappiate comunque che sono riuscito a risolvere l'inghippo.
In pratica mi sono trovato in rete una foto di una carta di identità e ho inserito tutti i dati ivi contenuti ed è passata, ora ho una password, un username e ho fatto anche una piccola prova di posting che è andata bene, ho ricevuto ben 5 risposte sul gruppo di discussione che avevo scelto.
E ciò fa molto ben sperare per il proseguio.

Errata Corrige
Sono appena andato a rivedere il sito di newsland e la pubblicità c'è, me ne scuso con i proprietari :-)

Ci stiamo avvicinando

Ti rivolgerà forse molte suppliche
o ti dirà dolci parole?
Stipulerà forse con te un'alleanza,
perché tu lo assuma come servo per sempre?

                                     Giobbe 40, 27-28

Mio padre diceva che sua madre, cioè mia nonna per chi fosse tardo di comprendonio, soleva dire "chi ha tempo non aspetti tempo".
E allora tu perchè non segui lo stesso consiglio e pubblichi il capitolo di quel tuo cavolo di libro?
Semplice, perchè la vita dello spammer non è quel paradiso che dicono, per esempio due minuti fa non so quale tasto ha premuto che mi ha cancellato quello che stavo scrivendo, che altro non erano che le prime righe di questo post.
Stavo dicendo...la vita dello spammer non è semplice, la piattaforma meetup pone a 15 il numero massimo di gruppi a cui ci si può iscrivere e oggi l'ho superato, sebbene poi penso che mi farà sufficiente postare il capitolo sui primi 20 meetup, primi per numero di iscritti, per provocare l'effetto valanga che spero, o temo, provocherà la mia tesi.
E domani, una volta ricevuta la conferma della richiesta di iscrizione, dovrei avere raggiunto il numero sufficiente per la spammata in programma.
Quando i grillini vedranno che mi sono iscritto solo per fare una spammata chissà come la prenderanno, in teoria dovrebbero sentirsi offesi, ma a quel punto la frittata sarà fatta con buona pace dei supponenti e dei permalosi.
Un altro punto che rende la vita dello spammer degna di commiserazione è che non mi posso iscrivere alle Mailing List dei meetup, non ho capito bene perchè ma penso che sia un problema di webmail.
E io purtroppo non posso derogare dall'anonimato che mi sono imposto, l'ho spiegato nel post di ieri. Nei prossimi giorni poi racconterò di quello che devo fare per trovare reti wifi senza password o con password disponibile solo dietro una minimazzetta che consiste, almeno per oggi, in un caffè americano e una fetta di cheescake, peraltro buoni debbo dire.
E allora come risolvere? Anche qui ci ho una semplice risposta, spedirò qualche decina di mail ai componenti dei meetup chiedendo, cappello in mano e stando seduto sui ceci, che siano gentili quel che basta per rispedire il capitolo agli iscritti della ML.
Arrivederci al prossimo capitolo della saga

giovedì 17 novembre 2011

Eccoci qui, finalmente

Puoi tu pescare il Leviatàn con l'amo
e tenere ferma la sua lingua con una corda,
ficcargli un giunco nelle narici
e forargli la mascella con un gancio?
                                 Giobbe 40, 25-26

                

Il mio primo blog. Quasi incredibile per uno che è in rete rete da metà degli anni 90 e che ne ha attraversato l'evoluzione completa.
Perchè allora proprio adesso? E proprio in questi mesi? Perchè non attendere ancora un pò? Perchè non averci pensato poco tempo fa?
La risposta è da ricercarsi nel mio lavoro, ma meglio sarebbe dire al lavoro a cui aspiro. Vorrei fare lo scrittore di saggi/romanzi e ne sto scrivendo proprio uno in questi mesi, ed è precisamente questo libro scritto in forma di saggio che mi ha spinto ad aprire questo blog.
Mi auguro che questo blog, a prescindere dal numero di lettori  che avrà, mi aiuti ad uscire dal blocco in cui sono caduto.
Avete capito bene, mi è venuto il blocco dello scrittore, non riesco più ad andare avanti nella stesura del mio libro, scrivo un capitolo e poi sto fermo per settimane, mesi, mi dimentico i capitoli, dove mi sono fermato, l'idea che avevo per andare avanti.
Non è così che lavora uno scrittore, fosse anche un saggista, in ogni manuale, in ogni biografia, è scritto che il lavoro può anche essere interrotto per un lungo periodo ma una volta che lo si riprende in mano occorre procedere come un treno.
Per mesi ho pensato a quale fosse la causa del mio blocco, alla fine ci sono arrivato e mi sono dato la più classica delle risposte, è il libro stesso che mi ha bloccato, in particolare un suo capitolo.
Perchè forse adesso sarebbe il caso di parlare in dettaglio di questo libro bloccato, soprattutto dell'argomento che tratta.
In esso si parla delle cosiddette "teorie del complotto" o anche "conspiracy theories" per chi non conosce l'inglese e riempie il suo vocabolario di parole di cui forse conosce il suono ma non il significato.
Dall'Area 51 all'11 settembre passando per Dallas e finendo con i Templari il mio saggio esplora in profondità tutte queste teorie, spiegandole una per una e apportando nuove idee. Illustro anche nuove cospirazioni, meno di mezza dozzina, a cui nessuno ha mai pensato per quel che ne so, e di una ne do una prova quasi "matematica".
Ma il capitolo che mi ha bloccato non riguarda un "nuovo complotto", si tratta al contrario di un complotto noto solo in Italia e che non potrebbe avere il minimo interesse al di fuori del nostro paese.
L'ho scoperto studiando e leggendo tutto quello che esiste sull'argomento e quando ne verrete a conoscenza vi renderete conto anche voi che esso potrebbe cambiare la mia vita.
E forse qui avete già in parte capito dove voglio andare a parare, sapete che se includo questo capitolo nel mio libro non trovo nesun editore disposto a pubblicarlo (non è forse questa la nazione la cui cinematografia ha creato il personaggio di Fantozzi?) e se non lo includo la mia coscienza ne soffrirà, anzi...ne soffre già adesso perchè, come vi ho detto, è proprio quel capitolo che mi ha bloccato.
Ecco allora la soluzione che ho trovato. Settimane fa ho acquistato un portatile, in contanti, e ho preso a connettermi ad Internet tramite reti wireless gratuite, ho creato diverse caselle di posta su web e mi sono iscritto a diverse piattaforme che mi danno la possibilità di postare senza filtri, manca ancora FB e poco altro, dopo di che sarò pronto a lanciare la bomba, pubblicherò il capitolo in rete rinunciando ad ogni diritto di autore, spammerò le piattaforme di cui sopra e starò a vedere.
Getto il sasso nello stagno e poi ritiro la mano.
La spammatura che ho in mente mi assicura, anche per il tema trattato, che dopo 24h qualche centinaio di persone avrà letto e copincollato il capitolo.
Quali sono i vantaggi di questa soluzione? Essenzialmente due.
Ed hanno a che fare con il più semplice dei dualismi, o io sono nel giusto o sto prendendo una cantonata megagalattica.
Sebbene io sia abbastanza convinto della validità della mia tesi c'è pur sempre una piccola possibilità che abbia torto, quindi, quando tutto si sarà calmato, altro non dovrò fare che togliere quel capitolo dal mio libro, anche perchè a quel punto sarebbe inutile includerlo essendo diventato pubblico, e presentare la mia opera all'industria editoriale.
Nessuno si accorgerà della differenza perchè la mancanza di quel capitolo non crea nessun "buco" nella struttura del libro, nessuno saprà che sono io "Il Leviatano" perchè mi sono già premunito di essere abbastanza anomino.
Non riceverò querele, non dovrò spendere soldi per avvocati, sparirò come lacrime nella pioggia e sarò null'altro che un rumorino fastidioso nella rete, buono solo per la futura archeologia telematica.
E se io avessi ragione? Bhè a quel punto questo diventerà uno dei blog più seguiti della rete, ridete pure che non mi offendo, esso provocherà un tale effetto valanga che per qualche giorno sarà la notizia di apertura dei maggiori TG, gli editori saranno tutti dietro alla mia porta con assegni cospicui, tutti penseranno "se questo è ciò che ha provocato un solo capitolo di quel libro chissà che c'è negli altri, almeno la prova che i più importanti governi mondiali sono entrati in contatto con civiltà aliene e ci tengono la notizia nascosta", farà a suo modo la storia di Internet perchè Il Leviatano sarà ricordato come quello che...e a questo punto mi debbo tacere ma non temete, è solo questione di giorni.